di Alberto Nicoletta

Una rapida analisi sulla storia della neutralità finlandese dal dopoguerra fino ai giorni nostri e la sua difficile convivenza tra i due blocchi russo e atlantico.

 

La Finlandia rappresenta lo stato europeo con la più vasta area di perimetro confinante con la Russia, ed è anche l’unico paese dell’Europa Occidentale ad essere stato invaso dall’Armata Sovietica con la cosiddetta “Guerra di Inverno”; la sconfitta della Germania Nazionalsocialista si risolse con una sconfitta anche della Finlandia che si ritrovò costretta : a pagare i danni di guerra, a perdere territori come lo sbocco sull’Artico [1] e a firmare un trattato di amicizia che garantisse la futura neutralità finlandese (come avvenuto per l’Austria).

Nel 1946 il presidente Mannerheim si dimette aprendo la strada a J.K.Paasikivi che delineerà la cosiddetta “Linea Paasikivi” ovvero un orientamento in politica estera favorevole all’indipendenza della Finlandia ma volto a tenere buoni rapporti con l’URSS che porterà a firmare nel 1948 un Trattato di Amicizia Cooperazione e Assistenza Reciproca. Il trattato sarà annullato dopo il crollo del Muro di Berlino tuttavia permetterà l’ esistenza di un partito comunista in Finlandia.

Il periodo che va dal 1956 al 1982 segna l’epoca di Urho Kekkonen, ottavo presidente della Finlandia nonché quello con il più lungo periodo in carica nella storia dello stato scandinavo.

Kekkonen rafforzò la “Linea Paasikivi”, questa sua vicinanza all’Unione Sovietica lo mise sotto la cattiva luce della NATO che iniziò a spiarlo per via del sospetto di intrattenere rapporti con il KGB, Kekkonen a sua volta pare temesse che le operazioni della rete Stay Behind della NATO su suolo finlandese potessero ledere i rapporti con l’URSS [2] . Dal libro di memorie di William Colby si deduce che dal 1951 al 1953 lo stesso ex capo della C.I.A. operò per il reclutamento di agenti americani in grado di costituire una rete Stay Behind, arrivando ad addestrare personale del posto senza che il governo neutrale Finlandese ne venisse a conoscenza.

Il presidente economista di derivazione socialdemocratica Mauno Henrik Koivisto avviò invece quella politica volta all’avvicinamento all’Europa, permettendo così nel 1995 l’entrata nell’Unione Europea, fintanto che esisterà l’URSS Koivisto ne terrà buoni rapporti ma dopo la caduta del Muro di Berlino si avvicinerà alla NATO, anche se successivamente ne criticherà gli attacchi aerei sulla Jugoslavia.

La Finlandia pertanto da un lato teneva buoni rapporti con Mosca e dall’altro collaborava con la rete spionistica della NATO… Mosca vedeva la Finlandia come un problema nello sviluppo dei suoi stati satellite, mentre per gli americani il pericolo che i russi potessero invaderel’Europa Occidentale era elevato (o così volevano far credere). Ad oggi la Finlandia pur non essendo un paese della NATO ne collabora costantemente (stessa situazione della vicina Svezia), nel 2008 ha ospitato una vasta esercitazione militare con circa mille soldati di 25 paesi membri o associati alla NATO. La Finlandia ha anche assegnato qualche centinaio di soldati al KFOR (forza NATO in Kosovo) ed ha inviato truppe in Afghanistan nel progetto ISAF [3].

La sua posizione geografica le da un’importanza strategica tra il Mar Baltico e il Mar di Barents andando a sfiorare anche il Mar Norvegese, divenendo un punto di snodo tra Scandinavia e pertanto Europa, Russia e area Artica; diventano palesi gli interessi mostrati sia dai Russi che dagli americani nel voler controllare la regione, pertanto non è un caso che la Finlandia voglia mantenere una sua neutralità, come dimostrato dalla popolazione finnica, stando a un sondaggio del 2015 il 40% dei finlandesi sarebbe contro l’adesione alla NATO.

Anche i vicini stati Baltici rappresentano un’area critica, in quanto le forze USA-NATO già da tempo si stanno muovendo con esercitazioni nelle repubbliche baltiche provocando il Cremlino, secondo l’ex comandante del quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa Richard Shirreff la Russia potrebbe occupare i Paesi Baltici in quanto punto debole della NATO e da li scagliare altri attacchi all’ Europa [4]. Tuttavia il Governo Finlandese è sempre più vicino alla NATO, recentemente nella valutazione per l’acquisto di nuovi aerei militari secondo il quotidiano HelsinginSanomat i favoriti sarebbero gli americani[5]; sempre con gli USA i finlandesi hanno concluso un contratto di acquisto di missili M31A1 e M30A1 della Lockheed Martin per i suoi sistemi lanciarazzi multipli. A Helsinki il 7 ottobre è stato firmato un patto tra il Ministero della Difesa della Finlandia e il vice segretario della Difesa degli Stati Uniti, nella quale si precisa l’importanza del paese scandinavo nella sicurezza dell’area Baltica e del Nord Europa, pertanto gli Stati Uniti forniranno le loro competenze per la formazione nel campo militare e la Finlandia fornirà a Washington varie informazioni [6]. A maggio 2016 la Finlandia ha ospitato per un addestramento congiunto dei caccia F-15 americani [7] ma già tra febbraio e marzo (2016) in Lapponia erano state condotte delle esercitazioni di elicotteristi e forze speciali europee [8]; lo stato finnico si è anche offerto per fornire, oltre al suo territorio, anche il supporto logistico alle forze della NATO, tuttavia questa posizione atlantista stona con la sua volontà di tenere un buon vicinato con la Russia. Secondo il ministro degli Esteri Timo Soini la Finlandia vuole rafforzare le relazioni con gli USA, seguendo pertanto la stessa dottrina svedese. Helsinki ha pertanto valutato con l’ausilio di appositi specialisti l’adesione alla NATO, il rapporto emerso mette in guardia da tale scelta in quanto ciò porterebbe a una grave crisi con Mosca; lo stesso Ministro degli esteri Sergei Lavrov in un’intervista ha dichiarato che in caso la Finlandia aderisca alla NATO, la Russia attuerà “le necessarie misure tecnico-militari”[9]. Ma anche il presidente Putin si è esposto in tal senso in una conferenza stampa con il capo di stato finlandese, dichiarando : “Immaginate che la Finlandia entri nella NATO. Significa che le truppe finlandesi smettono di essere indipendenti, cessano di essere sovrane nel pieno senso della parola. Entreranno a far parte dell’infrastruttura militare della NATO, che in un baleno si ritroverà ai confini della Federazione Russa…….Cosa pensate, che le nostre truppe continueranno ad operare a 1.500 chilometri dal confine e là rimarranno?” [10]

Anche l’ex capo dei servizi segreti finlandesi (Suojelupoliisi o SuPo forza di polizia finlandese incaricata della sicurezza nazionale e agenzia di intelligence del Paese) in un’intervista al quotidiano “Huvudstatsbladet” ha messo in guardia il Governo finlandese dall’entrata nella NATO temendo che tale mossa possa essere interpretata dalla Russia come una minaccia nei suoi confronti, aggiungendo che i Servizi Segreti finlandesi non vedono nel riarmo della Russia un pericolo per la Finlandia [11]. Tuttavia il SuPo ha dimostrato forti preoccupazioni per l’ acquisto di diverse abitazioni da parte di cittadini russi in aree limitrofe a siti strategico-militari; la paura è che tali abitazioni possano essere impiegate per ospitare soldati russi pronti ad intervenire su suolo finlandese in caso di crisi interna; pertanto il Governo ha bloccato le compravendite immobiliari da parte di cittadini stranieri su queste aree e sta elaborando una legge ad hoc. Tutto ciò avviene dopo le accuse manifestate lo scorso anno dalla NATO nei confronti della Russia, di voler manipolare l’ informazione divulgata sui siti internet finnici in sostegno di Mosca, la Russia ha negato responsabilità in tal senso e la NATO è intervenuta con una specifica unità di controllo che a sua volta potrebbe essere un sistema “celato” per divulgare propaganda anti russa. Va aggiunto che un altro rapporto del SuPo parla di una massiccia presenza di agenti stranieri in Finlandia e di forti sospetti nei confronti dei cittadini con doppia nazionalità russo-finlandese (le leggi russe obbligano tutti i cittadini anche con doppia nazionalità a collaborare con i loro servizi segreti se necessario), possiamo dire che una guerra di spie sembra già essere in atto !

I russi rispondono agli addestramenti della NATO in Finlandia dispiegando nella Repubblica di Carelia i loro caccia di quarta generazione Sukhoi Su-35S [12][13], aerei Su-27 sono invece dispiegati già dal 2014 in Bielorussia. Nelle località di Smolensk, Voronezh e Rostov sul Don invece sono stati installate nuove unità militari; mentre lungo i confini con Polonia, Paesi Baltici e Finlandia i russi hanno posizionato la loro rete anti-intrusione “Sova”, caratterizzata da apparecchiature in grado di sorvegliare e monitorare diversi bersagli in movimento e le loro traiettorie [14]

Sarà forse stata la crisi finanziaria che sta schiacciando la Finlandia a spingere la stessa ad un ulteriore avvicinamento alla NATO ? Sperando che l’alleanza militare possa favorire anche vantaggi sul piano economico-commerciale ?!!! C’è da dire che la Finlandia sta spendendo soltanto l’ 1,3 % del suo P.I.L. in armamenti mentre la NATO richiede agli stati aderenti una spesa minima del 2% ciò rappresenta un deterrente; tuttavia la Finlandia ha sempre cooperato con gli organi militari dei Paesi NATO ma anche con la Russia tramite il Consiglio Artico in importanti lavori di protezione ambientale e sviluppo sostenibile [15]. La NATO vorrebbe Svezia e Finlandia cooperanti con essa esattamente come le alleate Norvegia e Danimarca, tuttavia la posizione geostrategica della Finlandia è troppo delicata e del resto anche i vicini stati baltici nonostante ospitino diverse truppe NATO sono riluttanti nel provocare la Russia.

Come si è sempre detto il mondo gira intorno ai soldi e la Finlandia ha dovuto rispondere alle pesanti imposizioni del FMI che va a braccetto con i colleghi della NATO. Secondo Matti Tuomala, professore d’Economia a Tampere, “la politica fiscale di stimolo ebbe i suoi effetti nella lotta alla recessione del 2008….poi dal 2011 l’impostazione è cambiata ed è divenuta chiaramente restrittiva, secondo i consigli del Fondo Monetario internazionale”, questa frase fa capire chi ha creato la crisi economica nella terra dei mille laghi, fino a pochi anni fa giudicata dal World Economic Forum come una delle dieci economie più competitive del mondo ! [16] Pertanto la Finlandia deve esaudire i voleri del FMI che come sappiamo è allergico alle nazioni non allineate come la Russia in quanto indipendenti da essa.

Ma anche la moneta unica l’ euro non ha permesso alla Finlandia di funzionare, assieme alla crisi della Nokia finita nelle mani di Microsoft, alla diminuzione della domanda di carta (di cui la Finlandia è un importante produttore) si sono aggiunte le sanzioni alla Russia (terzo partner commerciale di Helsinki). I risultati sono stati la perdita di un quarto dell’ apparato industriale, la perdita del 6% del PIL rispetto al 2008, l’ innalzamento della disoccupazione al 10% circa… ma anche i salari elevati e gli alti costi dell’ efficiente welfare hanno un peso in Finlandia, soprattutto rispetto ai competitori occidentali che tendono sempre più a tagliare queste voci, in barba ai diritti del cittadino e perseguendo l’ interesse del capitale.

Nel 2016 il presidente finlandese Sauli Niinisto (del partito di “centro-destra” KOK) dichiarò di essere contrario all’ adesione alla NATO e di voler mantenere buone relazioni con Mosca, tuttavia a gennaio 2017 in Svizzera presso la TV CNBC il ministro degli esteri finlandese Timo Soini ha descritto la NATO come una pietra miliare dell’ Europa dopo le critiche di Donald Trump all’ alleanza, ed ha dichiarato che la Russia rimane un problema pressante per la Finlandia [17]. Se i Finlandesi vorranno mantenere la “neutralità” (secondo YLE il 55% dei finlandesi non vuole aderire alla NATO) dovranno innanzitutto operare al fine di raggiungere una reale sovranità nazionale, tuttavia una manovra di questo tipo per uno stato che non rappresenta certo una media o grossa potenza (5.489.000 abitanti circa al 2015) risulta troppo difficoltosa e rischiosa; è necessario che tutta l’ Europa riveda i suoi vincoli con la NATO e conseguentemente la sua dottrina geopolitica in favore non delle élite plutocratiche finanziarie-militari ma in funzione dei popoli che la abitano, Finlandesi compresi.

 

[1] Il “Trattato di Mosca” firmato nel 1940 prevedeva la cessione da parte della Finlandia nei confronti dell’ Unione Sovietica della Carelia meridionale e della città di Viipuri, che andarono a costituire la “Repubblica Socialista Sovietica Carelo-Finlandese” a maggioranza etnica russa, nel 1991 divenne “Repubblica di Carelia” una delle 22 repubbliche della Federazione Russa, con capitale Petrozavodsk. Fonte : Wikipedia

[2] Fonte : “Gli Eserciti Segreti della NATO – Operazione Gladio e Terrorismo in Europa Occidentale” di Daniele Ganser

[3] La International Security Assistance Force (ISAF) è stata una missione della NATO, autorizzata dall’ONU, di supporto al governo dell’Afghanistan nella guerra contro i Talebani e al-Qaida dopo il rovesciamento dell’Emirato islamico dell’Afghanistan. Era composta da una forza internazionale che impiegava circa 58.300 militari provenienti da una quarantina di nazioni. È stata costituita su mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2001… Fonte : Wikipedia

[4] Articolo “Generale NATO : Mosca invaderà i Paesi Baltici e punterà i missili nucleari contro Berlino” del 07/12/2016 sito sputniknews.com

[5] Articolo “La Finlandia che cerca nuovi caccia” del 06/12/2016 sito www.flyorbitnews.com

Articolo “Finlandapproves MLRS missile purchase” di Nicholas de Larrinagadel 05/02/2016 sito www.janes.com

[6] Articolo “Finlandia continua la militarizzazione contro la Russia” del 10/10/2016 sito di Katehon.com/it

[7] Articolo “Nelle esercitazioni militari in Finlandia saranno impiegati nuovi veicoli americani” del 20/02/2016 sito sputniknews.com

[8] Articolo “Finlandia : esercitazione internazionale elicotteristica e di forze speciali” del 14/02/2016 sito www.aviation-report.com

[9] Articolo “Finnish NATO membership would lead to crisis with Russia : government report” del 29/04/2016 sito www.reuters.com

[10] Articolo “Putin avverte : inevitabile reazione della Russia all’ ingresso della Finlandia nella NATO” del 02/07/2016 sito sputniknews.com

[11] Articolo “Finlandia, ex direttore servizi segreti : se entriamo nella NATO, la Russia reagirà” del 20/01/2016 sito sputniknews.com

[12] Articolo “Supercaccia Su-35S russi schierati al confine con la Finlandia” di Franco Iacch del 30/11/2016 sito www.ilgiornale.it

[13] Il Sukhoi Su-35 (derivato dal Sukhoi Su-27 “Flanker”) è un caccia multiruolo di quarta generazione avanzata ++, ideale nel dog-fight (combattimenti aerei), uno studio del governo australiano dichiara che in un combattimento ravvicinato l’F-35 sarebbe sconfitto dal Su-35S con un rapporto di 10 a 1 (“Il Terminator di Putin” da Gli Occhi della Guerra). Migliorato rispetto ai modelli precedenti nell’avionica e nei radar, è stato rinforzato con una lega di titanio aumentando la sua vita utile a 30 anni, dotato di sistemi che ne riducono la visibilità ai radar, rappresenta una delle piattaforme più avanzate al mondo in termini di jet da combattimento.

[14] Articolo “This is Russia’s Response to NATO’s Activities Near its Borders” del 15/05/2016 sito sputniknews.com

[15] Articolo “Finland and SwedenWalk a Fine Line Between NATO and Russia” di Maria Savel del 05/07/2016 sito rusi.org

[16] Articolo “Finlandia, quarto anno di recessione si sgretola il dogma del rigore nordico” di Andrea Tarquini del 15/02/2016 sito www.repubblica.it

[17] Articolo : “NATO is a cornerstone of Europe : Finland foreign minister” del 19/01/2017 sul sito di cnbc.com http://www.cnbc.com/2017/01/19/nato-is-a-cornerstone-of-europe-finland-foreign-minister.html