di Andrea Farhat

Con la scusa di dovere racimolare i tre miliardi di euro ed oltre richiesti dall’Europa riparte la giravolta delle svendite/privatizzazioni.

La nomina del banchiere Profumo,uomo di finanza e non di industria,fa certamente pensare che dietro questa scelta ci siano altri obiettivi. La nomina di Profumo preannuncia la volontà di vendere, più o meno silenziosamente, parti di attività dell’ex-Finmeccanica molto ambite dalla finanza internazionale.

Riprende la giostra delle svendite e il governo Renziloni, propaggine italiana del disegno mondialista, sta per realizzare un altro giro di svendite del patrimonio italiano nella migliore tradizione del “grande liquidatore” Romano Prodi.