di Andrea Farhat

Siamo bombardati periodicamente da dati che rivelano l’abnorme disoccupazione giovanile, vera emergenza di questi anni, e dalle conseguenze di questa situazione sui conti futuri dell’INPS.

C’è purtroppo, un altro elemento da tenere presente cioè l’ingresso indiscriminato in Italia di manodopera straniera a bassa scolarizzazione e formazione che darà il colpo di grazia al nostro stato sociale.

La progressiva digitalizzazione e la robotizzazione della nostra economia necessiterà sempre di meno manodopera e comunque più specializzata.

L’immigrazione selvaggia, in un primo tempo si dimostra una panacea per l’industria e i servizi in quanto ‘esercito di riserva’ di marxiana memoria e grande riserva strategica del capitalismo, nel medio periodo si dimostrerà una bomba ad orologeria piazzata sotto il nostro ‘welfare state’ che sarà costretto a farsi carico di ulteriore forza lavoro non utilizzabile nell’economia 4.0.

Anche questo elemento contribuirà alla difficoltà dei nostri conti pubblici.

Dov’è la politica che dovrebbe progettare il futuro?