di Andrea Farhat

Crisi economica

La crisi arrivata da oltreoceano e generata dalla finanza USA (vedi sub-prime) non si è certo risolta. Sono oltre 12 anni che la crisi va avanti provocando disoccupazione, precarietà ed emarginazione.

Difficoltà della classe media
Dopo essere stata la colonna portante della “rinascita europea del dopoguerra” e dopo aver usufruito dello “splendido trentennio” del welfare la classe media europea oggi, dopo la totale precarizzazione delle classi meno abbienti, si sente sotto assedio. Impoverita nei suoi investimenti tradizionali cioè immobili e risparmi, con mancanza di prospettive per i suoi giovani e l’instabilità pensionistica si sente con le spalle al muro. Attaccando questo segmento della società le élite si stanno alienando le simpatie dei loro tradizionali complici.

Robotizzazione

Secondo studi accreditati nei prossimi 5 anni l’evoluzione della robotica combinata all’ implementazione del 5G genereranno un’altra tragica moria di posti di lavoro valutata nel continente in alcuni milioni.

Élite finanziaria nemica dei popoli
La progressiva identificazione della cupola finanziaria come responsabile del peggioramento della condizione dei popoli rende il quadro più chiaro. Nonostante la repressione furiosa operata contro i gilets gialli, la paventata riproposizione di improbabili “giunte tecnocratiche”, il controllo inquisitorio dei social e lo strumentale rilancio della tragedia ecologica, le élite, arroccate nelle loro intangibili istituzioni e accecate dall’ ideologia liberista, non saranno in grado di arginare la rivolta che parte dal cuore dell’Europa.

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