di Alberto Nicoletta

 

“Un amico mi chiese perché non si costruivano più cattedrali come le gotiche famose, e gli dissi: ” gli uomini di quei tempi avevano

perché non si costruivano più cattedrali

 convinzioni; noi, i moderni, non abbiamo altro che opinioni, e per elevare una cattedrale gotica ci vuole qualcosa di più che un’opinione “.

Heinrich Heine (poeta tedesco  nel periodo tra romanticismo e realismo 1797-1856)

 

 

 

 

L’ architettura da una forma e un’immagine a un periodo storico, tanto che quando sentiamo parlare di un popolo  antico subito la nostra mente ne focalizza la sua eredità, ad esempio se sentiamo parlare dell’ Impero Romano è facile che ci venga in mente il Colosseo, così come se vengono nominati gli antichi egizi in primis spesso si focalizza nelle nostre menti una piramide, o se ci parlano delle antiche monarchie europee ne nasce un’ associazione ai castelli medievali. Ciò avviene anche perché le costruzioni citate sono tutt’ora presenti e visibili nella loro magnificienza e bellezza, ad oggi oramai irripetibile, questo le rende uniche e pertanto di forte interesse storico e architettonico.

Ma perché non vengono più erette opere monumentali come quelle del passato ?

Il rilevante patrimonio artistico dell’ Italia fa pensare che nella penisola non ci sia più bisogno di edificare opere, si aggiunge il fatto che vi sono numerose lamentele sullo stato di conservazione e tutela di molti nostri siti archeologici e pertanto se non si riesce a tutelare a 360° ciò che appartiene alla storia è inutile costruire un futuro.

Al di la di tali semplici giustificazioni, va detto che gli esempi artistici che abbiamo quotidianamente sotto i nostri occhi, dovrebbero rappresentare un esempio per la continuazione di tali opere ma come vediamo non è così. In effetti se andiamo sui cantieri edili notiamo numerose lamentele sulla qualità delle nuove costruzioni, tasse e costi delle materie prime spingono ad elemosinare sulla qualità dei materiali, l’ eccessiva burocrazia porta i professionisti a perdere più tempo ai tavoli e per uffici che sul cantiere a verificare la corretta messa in opera, inoltre la manovalanza è sempre meno pagata e questo ha abbassato il livello medio qualitativo. Pertanto una situazioni simile incuneata nella crisi dell’ edilizia, non può certo permettere progetti costosi e monumentali come quelli visti nelle epoche passate ! Ma anche questa giustificazione risulta banale. Al di la dell’ aspetto puramente costruttivo vi è anche un problema progettuale, nonostante la sovrabbondanza di architetti in Italia e non solo, non abbiamo più la cultura di costruire opere di particolare pregio, le epoche passate hanno visto vari stili e l’ utilizzo di materiali eterni, oggi si costruisce con vetri, pannellature, soluzioni a facciate lineari e minimaliste uguali in tutta Europa, fino ad arrivare ai palazzi nuovi di Stoccolma uguali a quelli di Milano, come tanti McDonald’s privi di estetica e di etica ma semplicemente caratterizzati da forme atte alla funzionalità dell’ edificio, l’ internazionalizzazione dell’ edilizia, esattamente come il prosperare delle finte democrazie, del finto benessere, delle finte armi intelligenti e di tutto ciò che nasce con un fine di semplice apparenza senza un elaborato costrutto ideologico.

I monumenti rappresentavano il potere, un potere però visibile perché nell’ antichità chi governava il faraone o il re, erano figure che il popolo conosceva, non certo gli attuali lacchè in giacca e cravatta che urlano in parlamento facendo finta di lavorare per il popolo quando prima delle riunioni hanno preso accordi con leader di multinazionali o istituti di credito, i veri capi “occulti”! Ad oggi il potere preferisce stare nascosto, utilizza burattini e capri espiatori, perché è debole, come i fragili edifici attuali, i monumenti invece no sono imponenti e atti a resistere e ad essere visti da lontano nella loro forza e bellezza, rappresentano anche un dono artistico al popolo, quando l’ arte era costruita sul culto del bello derivato dai Greci, non sul culto delle mode semplici e banali da “influencer” .

Il termine monumento deriva dal latino monumentum – monimèntum, da monere ricordare, far sapere, un monito che ricorda al popolo chi ha il potere ma anche quale è la sua storia, la sua discendenza, il suo presente, elementi fondamentali per costruire un futuro. A guardarsi bene in giro non sembra che l’ Unione Europea stia costruendo un futuro solido e positivo per i popoli Europei, dove oramai il 70 % dei cittadini nativi sogna di vivere altrove e non in Europa. Pertanto chi vuole usare l’ Europa disintegrandola, come motore economico-commerciale-produttivo e militare, per lanciare il proprio potere sul resto del mondo, non vuole certo che gli Europei sviluppino, un credo, una forza, come nelle epoche passate per liberarsi dal giogo delle oligarchie, perciò non serviranno neanche monumenti che caratterizzino la grandezza delle singole nazioni, anche perché queste ultime oramai sono sempre più deboli e prive di mete valide.

Ed è proprio qui il punto, una popolazione europea che vive sui social, che si costruisce nel mondo virtuale, dal lavoro alle relazioni amorose, dove tutto è labile ed effimero, come può concentrare la sua volontà su qualcosa di monolitico e duraturo, appunto l’ erezione di un monumento, ed anche se fosse cosa potrebbe rappresentare ? Un elogio alla TV o a una squadra di calcio ?

Il fallimento delle democrazie occidentali, esse avevano promesso benessere e pace ma ciò non si è avverato, oramai sull’ Europa regna il fantasma della povertà e nemmeno la pace persiste, vi è il terrorismo e la NATO è da sempre impegnata in conflitti internazionali. Pertanto cosa potrebbero rappresentare i nuovi monumenti ? Le sconfitte, come le vittime delle stragi (con tutto rispetto) o il materialismo delle vittorie dei diritti civili, che hanno dettato la sconfitta dei diritti sociali …. i monumenti attuali se venissero eretti, potrebbero essere grandi nelle dimensioni ma non nel significato.

I vecchi palazzi avevano ed hanno anche un significato religioso, talvolta esoterico, come vediamo ad esempio nelle cattedrali non a caso denominata anche libri di pietra. La società attuale italiana ed europea è sempre più laica e priva di significati profondi da nascondere nei simboli raffigurati nei palazzi, senz’altro vi sono nicchie di persone che hanno certe conoscenze o curano la loro spiritualità ma non sono sufficienti a caratterizzare la nostra società. Pertanto l’ assenza di una spiritualità o di una scienza ermetica, rendono la via di un popolo semplicemente materialista e depauperata di quegli elementi utili a sviluppare una volontà atta all’ edificazione di strutture importanti e maestose, del resto il materialismo è il nulla, e il passaggio al mondo moderno è questo, dal Duomo di Milano alla casetta di McDonald’s !